Stufe a pellet | Le migliori del 2022 | OfferteLabs

2022-11-15 16:56:48 By : Ms. Cindy Fu

Tom's Hardware vive grazie al suo pubblico. Quando compri qualcosa dai nostri link, potremmo guadagnare una commissione. Scopri di più

In inverno, si sa, occorre difendersi dal freddo e, sebbene le soluzioni per mantenere le temperature nella giusta soglia siano numerose, le stufe a pellet sono probabilmente il metodo di riscaldamento più efficace. Inoltre, questo tipo di apparecchio potrebbe giocare un ruolo importante nella mobilia della vostra casa, migliorandone lo stile, visto che molte delle recenti stufe a pellet vantano un design elegante, anche se occorrerà fare i conti con lo spazio a disposizione, dato che non si tratta di apparecchi piccoli e leggeri.

Leggi anche: Pellet | I migliori del 2022

Come saprete, una stufa a pellet funziona tramite l’omonimo combustibile, il quale sporca decisamente meno rispetto alla classica legna per il camino, invogliando in tanti ad affidarsi a questa soluzione piuttosto che ad un impianto di riscaldamento a gas, che rimane comunque il metodo di riscaldamento più pulito, anche se probabilmente il più costoso nel medio e lungo periodo.

I vantaggi nell’avere una stufa a pellet sono quindi diversi, ma per sfruttarli appieno occorre affidarsi a modelli di un certo livello, anche per motivi di sicurezza. Non bisogna dimenticare, infatti, che si tratta di apparecchi che devono lavorare e resistere ad altissime temperature, ed ecco perché ci siamo presi cura nell’analizzare attentamente le proposte disponibili sul mercato e riportare di seguito solo quelle che riteniamo essere le migliori stufe a pellet.

Cerchi altri consigli d’acquisto per la tua casa? Dai un’occhiata al nostro nuovo sito SOS Home & Garden! Tantissime idee e consigli per la tua casa e il giardino.

Non potevamo non iniziare proponendovi una stufa Nordica, senza dubbio il brand più noto per quanto concerne il mercato delle stufe a pellet. La sua popolarità non proviene dal semplice fatto che si tratta di un’azienda italiana, ma anche e soprattutto dal fatto che il brand realizza stufe a pellet affidabili, sicure e dal design moderno. Diverse sono le soluzioni Nordica, ma noi consigliamo di prendere in considerazione la Extraflame Dahiana non solo perché è uno degli ultimi modelli rilasciati dal produttore, ma anche perché si tratta di una soluzione che si adatta a qualsiasi ambiente. Le sue caratteristiche tecniche permettono di riscaldare un appartamento di circa 100 metri quadrati, visto che la potenza termica massima è di 10 kW. Rivestita con materiali di qualità, con focolare e braciere in ghisa, questo modello vanta poi un serbatoio di 30 kg e tutte le accortezze che consentono un’installazione semplice.

Esteticamente simile al modello precedente, la Qlima Fiorina 90 è un’altra stufa a pellet dalle ottime prestazioni. In questo caso la potenza termica arriva a 10 kW, il che la rende adatta per ambienti di circa 100 metri quadrati. Rispetto alla soluzione Nordica, il serbatoio è un po’ più piccolo, ma la sua capacità di 13kg sarà comunque sufficiente per permettervi di non dover aggiungere pellet ad ogni accensione. Tra le principali funzionalità citiamo la doppia programmazione giornaliera e la pulizia automatica del crogiuolo. Lo scarico è situato sul retro e grazie ai molteplici sistemi di sicurezza avrete la piena tranquillità che tutto proceda come previsto.

VEDI SU AMAZON VEDI SU EBAY

Grazie alla struttura piccola, snella e compatta, la Eva Calor Diletta è la stufa a pellet ideale per chi ha poco spazio. Al livello tecnologico è all’avanguardia e riuscirà a riscaldare ambienti fino a circa 100 metri quadrati, a seguito di una potenza bruciata massima di 10,5 kW, con una resa in riscaldamento netta di 9,2 kW. La sua forma slim vi permetterà di posizionarla anche accanto a una parete, a patto che quest’ultima non sia infiammabile ovviamente. Il serbatoio di 13 kg non è il più grande in assoluto, ma se consideriamo le dimensioni della stufa non è affatto male. Infine, come per ogni modello a pellet che si rispetti, non mancano le funzioni più importanti per far sì che possiate godervi del riscaldamento nel comfort più totale, tra cui la possibilità di programmare l’accensione e lo spegnimento giornaliero e settimanale.

VEDI SU AMAZON VEDI SU EBAY

La Idro New York di TBT Price è la stufa a pellet che dovreste acquistare qualora abbiate la necessità di riscaldare ambienti molto grandi. I suoi ben 25 kW, infatti, vi permetteranno di ottenere risultati eccellenti fino a oltre 160 metri quadrati. Esteticamente potrebbe non essere il massimo se confrontata con altri modelli, quindi è probabile che dovrete posizionarla nel punto giusto per evitare che possa rovinare lo stile dell’arredamento. Ad ogni modo, si tratta di un’ottima soluzione di riscaldamento, con un serbatoio di ben 32kg! Inoltre è dotata di 5 livelli di potenza ed è programmabile con 3 accensioni e spegnimenti giornalieri.

Se cercate una stufa a pellet predisposta per l’allacciamento all’impianto di riscaldamento, ad esempio i termosifoni o l’impianto a pavimento, allora la Nordica Extraflame Duchessa Idro Steel è quella che fa per voi. Il prezzo è importante, ma qualunque addetto ai lavori sa che chi vuole una soluzione che si allaccia al resto dell’impianto deve affrontare spese pesanti. Ovviamente i vantaggi nell’avere questa tipologia di riscaldamento saranno notevoli, soprattutto con una stufa come quella appena menzionata, tecnologicamente all’avanguardia e che opera nel totale rispetto dell’ambiente. Per quanto riguarda la potenza termica, il produttore dichiara 12 kW, il che la rende perfetta per case da oltre 100 metri quadrati. Insomma, un modello in cui spicca la tipica qualità delle soluzioni Nordica.

VEDI SU AMAZON VEDI SU EBAY

Foto generiche. Un altro modello che si è dimostrato essere affidabile ed efficiente è la Punto Fuoco Lory, una stufa a pellet moderna e adatta per riscaldare ambienti medio e piccoli. Con un design pulito e comandi semplici da capire, potrete posizionarla vicino a qualsiasi parete della vostra casa, anche perché le tecnologie implementate in questo modello faranno sì che il calore del pellet si disperdi per un ampio raggio. La struttura della stufa è in acciaio e il cassetto porta cenere è estraibile, consentendovi di pulirla periodicamente e con estrema facilità.

VEDI SU AMAZON VEDI SU EBAY

Acquistare una stufa a pellet equivale ad affrontare una spesa importante, visto che si può superare facilmente la soglia dei 1.000€, soprattutto se si prende in considerazione un modello di fascia alta, come quelli da noi segnalati nei paragrafi precedenti. Proprio per questo motivo occorre prestare molta attenzione ed evitare di fare un acquisto affrettato, onde evitare non solo di portarsi a casa un modello non adatto per il proprio ambiente, ma anche per evitare di dover fare poi un ipotetico reso, che si rivelerà decisamente complicato a causa delle dimensioni e peso della stufa. Il nostro consiglio, dunque, è quello di tenere bene a mente i fattori che vi andremo a descrivere di seguito perché saranno fondamentali al momento dell’acquisto.

Prima di mettervi alla ricerca della stufa a pellet, dovreste conoscere i metri quadrati dell’ambiente che volete riscaldare. Una stufa a pellet, infatti, sarà efficace solo se possiede la potenza per sprigionare il calore necessario per riscaldare un determinato volume. La potenza viene espressa in kW e se prendiamo come esempio una casa di 80 metri quadrati, vorrà dire che vi servirà una stufa da 7-8 kW. Di conseguenza, se vivete in una casa di 100 e passa metri quadrati, allora suggeriamo di prendere in considerazione un modello da almeno 10 kW.

Un altro fattore importantissimo da valutare prima di completare l’acquisto, onde evitare di fare uno spiacevole reso in un secondo momento, è capire che tipo di stufa a pellet è più adatta a voi. Non tutti i modelli, infatti, funzionano allo stesso modo, pertanto dovreste conoscere la differenza che c’è tra una stufa a pellet ventilata, canalizzata e dalle cosiddette termostufe.

I modelli ventilati sono, dal punto di vista del funzionamento, i più semplici, dal momento che necessitano solo di una canna fumaria per funzionare. Il meccanismo prevede due sistemi di ventilazione, che fanno sì che l’aria vada in direzioni diverse. Quella calda viene ovviamente distribuita nella stanza, mentre il fumo viene espulso dal tubo di scarico.

I modelli canalizzati funzionano allo stesso modo, ma vantano più tubi di scarico, il che significa che potrete convogliare l’aria calda in diversi punti della casa, motivo per cui questa tipologia di stufe a pellet tende ad essere più potente rispetto alle altre. È chiaro che dovreste evitare di acquistare uno di questi modelli se il vostro obbiettivo è quello di riscaldare solo un determinato ambiente, poiché la potenza della stufa sarebbe in quel caso troppo sovradimensionata.

Le termostufe sono le più complesse, visto che sono pensate per essere collegate a un altro sistema di riscaldamento domestico, motivo per cui sono dotate anche di uno scambiatore di calore. Essendo progettate per funzionare anche come caldaia, questi modelli sono in grado di riscaldare anche l’acqua. Capite bene che questa tipologia necessita di un professionista per essere installata, quindi oltre al costo elevato della stufa dovrete tenere conto anche di una spesa aggiuntiva.

Nonostante siano indicate maggiormente per le residenze in campagna, vale la pena citare anche dell’esistenza delle stufe a pellet con forno integrato, che si caratterizzano proprio per la presenza di un modulo aggiuntivo che funge da forno, ma anche come piano cottura. Lato funzionalità, queste stufe dispongono esattamente delle stesse funzioni delle altre tipologie citate pocanzi ma, come è facile immaginare, occupano molto più spazio, a causa della presenza del modulo aggiuntivo, la cui capienza può essere diversa a seconda del modello. Tra i fattori che potrebbero non convincere ad acquistarla vi è anche il design, che tende ad essere quasi sempre rustico, ed ecco perché si è solito trovare questi modelli in residenze in campagna o nei rifugi in montagna. Va anche detto però che, grazie al forno incorporato, queste stufe permettono di ottimizzare i consumi, dato che la quantità di pellet che andrete a utilizzare sarà la stessa delle altre tipologie.

Il secondo fattore da valutare è la presenza o meno della possibilità di programmare la stufa a pellet. Quante volte, infatti, vi è capitato di tornare dal lavoro e trovare la casa fredda? A tal proposito, un modello che vi permetterà di programmare l’accensione e lo spegnimento automatico all’ora prestabilita è sicuramente da preferire, così come è da preferire una stufa che vanta le più sofisticate tecnologie di sicurezza. Non dimentichiamo, infatti, che si tratta di un apparecchio che funziona ad altissime temperature e che, in alcuni casi, funziona in accoppiata con il resto dell’impianto della casa, motivo per cui la stufa dovrebbe avere sistemi di sicurezza che le permettono di spegnersi automaticamente subito dopo un eventuale malfunzionamento.

A seconda della potenza della stufa, la capienza del serbatoio è importante perché da questo dipenderà l’autonomia e la praticità della stufa. Nel primo caso, se siete provvisti di una speciale attrezzatura per il riempimento automatico e la stufa vanta un buon serbatoio, non dovrete riempire quest’ultimo ogni due per tre, e ciò ovviamente andrà a influire anche sulla praticità dell’apparecchio, visto che, in assenza di un sistema di riempimento automatico, sarete voi a inserire manualmente le pellet. Ciò detto, il serbatoio di una stufa a pellet dovrebbe essere di almeno 15 kg.

Le stufe a pellet sembrano apparecchi semplici dall’esterno, ma all’interno sono molto complessi. In genere, per mettere in funzione una stufa a pellet occorre innanzitutto caricare i pellet nella tramoggia, dove verranno immagazzinati temporaneamente. Una coclea alimenterà il pellet alla camera di combustione, emettendo calore e fare in modo che il termostato all’esterno della stufa indichi la temperatura raggiunta. Sebbene molte stufe a pellet accendano automaticamente i pellet nella camera di combustione quando si avvia per la prima volta la stufa, alcuni modelli necessitano di un intervento manuale. A questo punto il fuoco continuerà a bruciare man mano che vengono aggiunti nuovi pellet. Quest’ultimi vengono bruciati nella camera di combustione per produrre calore e uno scambiatore di calore soffia l’aria oltre la camera di combustione per fornire il calore in modo sicuro.

Come detto pocanzi, le stufe a pellet sembrano apparecchi semplici se guardati dall’esterno, ma dentro vantano numerosi componenti, ognuno con uno specifico scopo e tutti indispensabili per il corretto funzionamento della stufa. Scopriamo quindi quali sono gli elementi che caratterizzano questo prodotto, fondamentale per molte famiglie in inverno.

Le stufe a pellet sono meno costose e più facili da installare rispetto a un sistema di riscaldamento basato sul caminetto, ma ciò non significa che siano economiche. Alcuni modelli funzionano fin da subito una volta disimballati, mentre altri potrebbero richiedere l’installazione di un tubo per lo scarico esterno o devono essere integrati in un sistema di riscaldamento esistente. Aspettatevi di pagare almeno 1.000€ per avere la vostra stufa a pellet installata da un professionista. I costi potrebbero aumentare vertiginosamente nel caso di stufe in ghisa.

A differenza di una stufa a legna, una stufa a pellet ha diversi componenti che possono rompersi nel tempo se non si esegue correttamente la manutenzione. Pertanto, vi consigliamo di tenere sempre in ordine la stufa, pulendo le parti più importanti, cosicché possiate avere la certezza che il riscaldamento invernale sia ottimale.

La prima operazione che dovreste fare per mantenere la stufa a pellet in buono stato è pulire il portacenere, in modo che non ostruisca le presa d’aria della camera di combustione. Un buon metodo per rimuovere la cenere è semplicemente quello di aspirarla. Questa è un operazione che farete almeno ogni 2-3 giorni, soprattutto durante i mesi invernali, quando la stufa viene usata per tutto l’arco della giornata.

Di tanto in tanto, consigliamo di pulire anche la tramoggia e la coclea, in quanto i detriti dei pellet, che sono fatti di segatura e altri materiali friabili, possono accumularsi in questi componenti e compromettere il meccanismo di alimentazione. Infine, è una buona idea far controllare la stufa a pellet da un professionista una volta all’anno, in genere prima che inizi il freddo. A tal riguardo, diverse aziende forniscono servizi di abbonamento dedicati, in modo che non dovrete preoccuparvi della pulizia e il prezzo è, di solito, abbastanza modesto.

La sicurezza è fondamentale ogni volta che si accende un fuoco all’interno della propria casa. La cosa più importante è fare in modo che le fiamme non si avvicinino troppo alla stufa. Nel fare ciò, assicuratevi che non ci sia nulla di combustibile nella stanza in cui è presente la stufa, compresa la superficie del pavimento e le pareti. La maggior parte dei produttori di pellet forniscono un elenco di materiali sicuri da usare ed è consigliato affidarsi solo a quelli.

Inoltre, è importante tenere d’occhio la stufa di tanto in tanto. Non lasciate che i bambini o gli animali domestici giochino da soli nella stanza quando la stufa è accesa, poiché la superficie della stufa e il vetro anteriore possono essere estremamente caldi. A tal proposito, potrebbe tornarvi utile un rilevatore di fumo, visto che rilevano immediatamente la presenza di fumo, gas o perdite all’interno di ambienti chiusi.

Il pellet è un’alternativa rinnovabile al riscaldamento domestico, pulito e stabile in termini di costi, utilizzato ogni anno da tantissime famiglie nel periodo invernale. È un prodotto a biomassa composto da sostanze rinnovabili, quasi sempre rifiuti di legno riciclati. Avendo molti vantaggi, questo combustibile per il riscaldamento viene spesso utilizzato anche in ambienti su larga scala, come le scuole. In breve, il pellet è un metodo intelligente per deviare milioni di tonnellate di rifiuti dalle discariche e trasformarli in energia.

Nonostante sia sconsigliato per una serie di motivi, che analizzeremo in seguito, è possibile installare una stufa a pellet in un condominio, a patto che venga fatto da un professionista certificato e, soprattutto, a patto che ci sia un camino o una canna fumaria. Nel caso ci fossero, dovrete far controllare, sempre da un professionista del settore, il tiraggio o capire con il suo aiuto se l’installazione dei tubi di scarico è fattibile o meno.

Ad ogni modo, le stufe a pellet difficilmente si adattano nei condomini, soprattutto nelle grandi città dove, si sa, la qualità dell’aria non è ottimale, facendo provocare alla stufa a pellet un calore troppo secco. Dovrete poi informare l’amministratore del condominio e considerare possibili disagi causati agli altri dopo i lavori di installazione.

3LABS S.R.L. • Via Dante 16 - Milano (MI) 20121 CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

Copyright © 2022 - 3Labs Srl. - Tutti i diritti riservati. - credits: